Come fotografare dall’alto (come fare e i treppiedi consigliati)

come fotografare dall'alto e i treppiedi consigliati

Fotografare dall’alto (o flat lay photography) è uno stile ormai molto popolare, in particolar modo in generi come food e nella creazione di sfondi e composizioni per immagini commerciali.

Le ragioni di questa diffusione non risiedono solamente in una questione di moda passeggera, quanto nelle particolarissime caratteristiche delle immagini che ci permette di creare: scattando da sopra infatti eliminiamo buona parte della tridimensionalità della nostra immagine, in favore di un’attenzione maggiore ai colori, le forme e la composizione.

Una seconda peculiarità di questo genere fotografico è che elimina praticamente ogni profondità di campo, permettendoci di spostare l’attenzione su multipli soggetti in egual misura (l’immagine introduttiva dell’articolo ne è un esempio).

Cosa serve per ottenere immagini dall’alto professionali

Il più delle volte, desideriamo avere la nostra macchina esattamente perpendicolare rispetto al soggetto, così da ottenere forme “piatte” e non distorte. Utilizzare un supporto che può aiutarci nel compito diventa quindi fondamentale: immaginiamo ad esempio di dover realizzare fotografie di numerosi soggetti per un catalogo. In casi come questo ottenere immagini in serie, e quindi simili, diventa un vero e proprio incubo senza un supporto stabile.

Scattare da sopra richiede spesso di stare molto vicini al soggetto, sia scattando a mano che con un normale treppiede. Questo crea ombre indesiderate e/o difficoltà nell’utilizzare flash da studio e modificatori, soprattutto nella parte del soggetto più vicina alla macchina fotografica (situazione ricorrente nella food photography). Utilizzando i giusti accessori invece riusciremo a configurare la nostra illuminazione con maggiore libertà ed ottenere le immagini professionali che desideriamo senza contaminare la nostra scena con ombre ed accessori.

Nella fotografia professionale e in studio inoltre si lavora spesso con la macchina fotografica collegata ad un PC (il cosiddetto tethering), una risorsa fondamentale che ci permette di rivedere velocemente le nostre immagini in uno schermo più grande e di creare le nostre composizioni osservando sul monitor direttamente il Live View. Poter posizionare stabilmente la macchina diventa in questi casi indispensabile per permetterci di lavorare sul setup d’illuminazione.

Questi tre aspetti ci porteranno velocemente a desiderare un accessorio che può garantirci quindi abbastanza spazio tra la macchina e il soggetto, stabilità e versatilità. Nella mia esperienza sono arrivato ad utilizzare due soluzioni diverse, a seconda delle situazioni.

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Utilizzare un treppiede con braccio laterale

Esistono dei treppiedi dotati di un braccio a T regolabile pensati agli scatti dall’alto, l’opzione più ovvia per chi necessita di maneggevolezza e portabilità. Sappiamo bene infatti che in fotografia è quasi sempre meglio acquistare accessori creati appositamente allo scopo che vogliamo raggiungere, e sicuramente con un treppiede dotato di braccio laterale non avremo spiacevoli sorprese.

Vi sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione per capire se possono fare per te: essi infatti sono mediamente più costosi dell’alternativa, gli stativi a giraffa, e raggiungono altezze massime inferiori e soprattutto il braccio laterale è mediamente più corto rispetto al braccio di uno stativo (che è la seconda opzione di cui disponiamo).

Vediamo quali sono i migliori treppiedi con braccio laterale suddivisi per fascia di prezzo.

Treppiede in lega di alluminio Neewer: il più economico

Come spesso accade la casa Cinese ci offre un modello dal costo relativamente contenuto per un prodotto affidabile ed ideale per chi si sta facendo i primi passi nel mondo della fotografia.

Costruito in lega di alluminio

Colonna centrale ruotabile a 360°

Portata massima 12kg

Utilizzabile anche come monopiede

Prezzo contenuto

Treppiede MT290DUA3: l’alternativa Manfrotto

Con la casa Manfrotto non possiamo sbagliare. Gli appassionati di fotografia sapranno già che è una delle migliori case produttrici di accessori fotografici, inoltre è Italiana. Il MT290 è un modello relativamente economico ma dotato di tutti i piccoli dettagli volti alla stabilità ed alla regolabilità che possono fare la differenza. L’unica pecca è che non è dotato della sfera di rotazione del braccio, posizionabile solo verticalmente o a 90°.

Braccio per treppiede Manfrotto 131D a due teste

Questa soluzione è ovviamente la più economica, in quanto acquisteremo solamente il braccio laterale, ma richiede di essere già in possesso di un treppiede con vite superiore da 3/8″. Non tutti i treppiedi infatti dispongono di una vite superiore in cui fissare il braccio, fai quindi attenzione prima di acquistare un braccio laterale a parte.

Vanguard Alta Pro 263AB

Un treppiede per scattare dall’alto molto versatile: dotato di colonna centrale regolabile di 180°, unita ad una ball head (inclusa) regolabile a 360°. Ci permette inoltre di posizionare la macchina fotografica anche ad altezze molto basse grazie alle gambe ruotabili fino a 80°, sicuramente una possibilità aggiuntiva molto interessante specialmente per fotografia di paesaggi, città, strade e tante altre situazioni in cui vogliamo scattare da posizioni meno comuni.

Altezza massima: 173cm

Altezza minima: 20cm circa (ruotando gambe e colonna centrale)

Peso: 2.44kg

In lega di alluminio

Massima capacità di carico: 7kg

Sistema di chiusura rapida delle sezioni con meccanismo “flick-lock”

Gancio rimuovibile nella parte bassa della colonna per aggangio di zavorre o accessori

Utilizzare un boom stand (stativo a giraffa o a “T”)

Diciamolo subito: stiamo affidando il supporto della nostra adorata macchina fotografica ad uno stativo, e più precisamente alla filettatura a capo dello stativo. Il requisito fondamentale è quindi di acquistare stativi di qualità medio-alta. (da 80-100€ in su). Sono inoltre consigliati stativi in acciaio o comunque molto solidi per ridurre al minimo le vibrazioni causate dalla struttura a T dello stesso stativo.

Posizionare la macchina fotografica su uno stativo è sicuramente una scelta meno elegante

dell’utilizzare treppiedi con braccio laterale, ma ha i suoi vantaggi: il braccio di un boom stand infatti è mediamente più lungo di quello dei bracci per treppiede, offre quindi uno spazio maggiore tra la base e il soggetto. Questo ci restituisce maggiore libertà di posizionare luci o modificatori come riflettori senza problemi logistici.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che uno stativo sarà un oggetto molto più versatile da avere in studio (ovviamente se già possiedi un treppiede) consentendoci gli utilizzi più disparati, dal sostenere un flash a modificatori di luce e i soggetti stessi, nel caso di still life.

Uno tra i più economici tra gli stativi in acciaio è il modello della Neewer: l’ho utilizzato per diversi mesi anche con flash e modificatori più pesanti senza problemi. La filettatura è della misura 3/8″ classica, quindi adattabile alla maggior parte dei corpi macchina.

Neewer boom stand heavy duty su Amazon

Con i giusti accessori, non sarai più costretto a romperti la schiena, utilizzare scale o dover appoggiare gli oggetti a terra per garantire una distanza sufficiente a scattare dall’alto. Avrai la stabilità necessaria a lavorare in tethering e non rischierai di modificare la tua composizione ogni volta che scatti “a mano”. Potrai sperimentare angoli di scatto fino a prima inaccessibili, e più in generale fare un grosso salto di qualità nelle le tue fotografie.

Risorse utili

Introduzione alla fotografia still life

Tecnicafotografica.net: come fotografare il cibo

Fstoppers: shooting overhead (lingua inglese)

Gavin Hoey: shooting overhead portraits (video – lingua inglese)

Ai prossimi articoli!

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